LO PSICOLOGO GIURIDICO O FORENSE

In questa sezione vengono descritti i Servizi di Consulenza Tecnica Psicologica in ambito Forense forniti dai professionisti del Centro di Psicologia Clinica e Forense di Macerata a enti come il Tribunale o a privati, medici legali, avvocati.

I campi di di indagine e di intervento della Psicologia Giuridica sono molteplici:

  • Consulenze Tecniche psicologiche nei casi di affidamento minorile
  • Sostegno psicologico ed educativo ai genitori in fase di separazione, gestione della relazione con l’ex coniuge e con i figli minori.
  • Perizie per individuazione casi di abuso e violenze su minori.
  • Consulenze Tecniche Psico-legali per vittime di Mobbing
  • Consulenze Tecniche Psico-legali per la valutazione e quantificazione del danno psichico ed esistenziale.
  • Esami psicodiagnostici in ambito peritale su commissione di colleghi CTU o CTP o Legali.

In ambito civile lo psicologo giuridico può essere chiamato come Consulente Tecnico dal Giudice per effettuare una valutazione dell’idoneità genitoriale nei casi di separazione, divorzio e relativo affidamento dei figli minori o nelle richieste di adozione. Si tratta di consulenze dove viene spesso richiesta un’analisi di tutti i componenti del nucleo familiare, delle relazioni familiari, dell’ambiente culturale e sociale dei protagonisti.

Anche ciascuna delle Parti ha a sua volta il diritto di potersi tutelare attraverso il lavoro di un Consulente Tecnico di Parte, il cui ruolo è quello di assistere il proprio cliente valutando la correttezza metodologica della perizia, produrre ulteriore documentazione clinica ed elaborare delle osservazioni critiche da porgere all’attenzione del Giudice.

Gli ambiti in cui possono essere richieste valutazioni per il danno non patrimoniale al fine di chiarire questioni di tipo Medico-legale e Assicurativo, sono molti in quanto comprendono in sé qualsiasi evento lesivo dovuto a comportamento ingiusto altrui che produca una lesione dell’integrità psicofisica (danno biologico), o una grave sofferenza morale (danno morale) o un sostanziale sconvolgimento delle abitudini e delle attività realizzatrici di un individuo (danno esistenziale), e sono:

  • Incidenti Stradali
  • Infortuni accidentali
  • Infortuni professionali
  • Danno da colpa professionale
  • Danno da Mobbing lavorativo e familiare
  • Demansionamento
  • Danno estetico
  • Danno da lutto di un congiunto
  • Danno  alla sfera sessuale
  • Danno da ingiusta detenzione
  • Stalking
  • Maltrattamento e Abusi su donne o minori
  • Rapine o aggressioni
  • Tutela della Privacy
  • Danno alla reputazione
  • Danno ambientale

Le Consulenze Tecniche per  per l’individuazione di fattispecie di Mobbing o di altri disagi lavorativi sono molto complesse e prevedono una duplice valutazione:

  1. l’accertamento dei criteri che soddisfano l’individuazione del mobbing attraverso l’analisi dettagliata della storia lavorativa della persona e l’individuazione delle tipologie di azioni vessatorie  messe in atto intenzionalmente nei confronti del lavoratore all’interno di uno specifico arco temporale;
  2. una consulenza tecnica psicologica per la valutazione dei danni psicologici, esistenziali e morali, derivanti dalla fattispecie di mobbing precedentemente accertata, con individuazione del nesso di causalità. L’aggressione alla sfera psichica dell’individuo potrà tradursi in una menomazione alla propria integrità psicofisica, cioè in una condizione di vera e propria psicopatologia (danno biologico) o in una serie di alterazioni del suo modo di essere nelle relazioni lavorative, sociali, e infine familiari che ledono la piena espressione della sua personalità nel mondo esterno (danno esistenziale).

Il Centro di Psicologia di Macerata si avvale a tale proposito della Consulenza Tecnica Congiunta di psicologo e di un esperto di diritto del lavoro e di disagi lavorativi.

Ulteriori applicazioni della psicologia giuridica nel campo Civile riguardano la valutazione dello stato psichico della persona nei casi d’interdizione e inabilitazione psichica; nei casi di richiesta di cambio di genere sessuale; nell’accertamento della capacità a fare testamento degli anziani.

In campo penale solitamente il ruolo dello psicologo giuridico è solitamente quello di affiancare e integrare la valutazione di uno psichiatra forense sulla personalità dell’imputato, di accertarne la capacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale. Dallo studio e dall’analisi psicologica di tutti i protagonisti del processo penale, dai soggetti lesi ai testimoni, ai giudici, derivano altri importanti ambiti di ricerca della psicologia giuridica: la Vittimologia, la Psicologia della Testimonianza e la più nota Psicologia Criminale.
Per quanto riguarda l’ambito penale minorile, il ruolo dello psicologo giuridico più complesso e delicato riguarda l’osservazione e la valutazione peritale nei casi di ipotesi di abuso sessuale o maltrattamenti su minori.
Lo psicologo può essere chiamato inoltre, sempre in ambito penale ma minorile, a valutare l‘idoneità psichica e l’attendibilità della testimonianza del minore, la condizione psicologica ed evolutiva, cioè il grado di maturità e la relativa imputabilità di adolescenti autori di reato. In questo ambito si inserisce lo studio psico-sociale del fenomeno della devianza, del bullismo, dei comportamenti violenti del gruppo dei pari (branco), ecc.

LO SPORTELLO DI CONSULENZA PER GENITORI SEPARATI

La separazione della coppia è un passaggio di grande difficoltà nella vita delle persone coinvolte e, quando ci sono i figli, la complessità si amplifica proprio perché questi entrano a tutto campo nel gioco dei risentimenti, delle conflittualità e dell’emotività che la separazione sovente produce.

Il Centro di psicologia di Macerata ospita al suo interno lo Sportello di consulenza rivolto ai genitori separati, al fine di sostenere i genitori in merito alle difficoltà derivanti dai conflitti  e dai cambiamenti relativi alla separazione.

Lo scopo principale è quello di fornire loro supporto affinché, nonostante la separazione, continuino a svolgere il loro ruolo in modo competente e responsabile nella cura e nell’educazione dei figli, evitando radicalizzazioni dei conflitti e ripristinando la capacità di comunicare e cooperare.

OBIETTIVI

  • Aiutare i genitori in crisi o in fase di separazione a gestire questo doloroso e complesso momento della vita.
  • Promuovere una genitorialità competente e corresponsabile nel ruolo di cura e d’educazione dei figli.
  • Proporre indicazioni di comportamento con i figli e favorire la collaborazione e il dialogo con l’ex-coniuge, per gestire gli aspetti conflittuali che la separazione sovente produce.
  • Attivare percorsi di mediazione per favorire condivisione della genitorialità.

Lo Sportello prevede colloqui sia individuali che di coppia.

LA MEDIAZIONE FAMILIARE

è un percorso di riattivazione della comunicazione interpersonale, di riorganizzazione delle relazioni e gestione dei conflitti in famiglia. Il mediatore aiuta ad affrontare periodi critici di transizione, rigenerare i processi comunicativi, vagliare le opzioni disponibili e raggiungere decisioni concrete e concordate. Cercando di creare e garantire uno spazio relazionale di confronto, il mediatore aiuta i membri familiari ad acquisire maggiore consapevolezza nell’esprimersi, capirsi ed ascoltarsi, nel rispetto di tutte le persone coinvolte, in primis dei figli. E’ un percorso scelto in autonomia, che di solito stimola un clima di collaborazione e accresce la possibilità che le soluzioni prese siano durature e non delegate a terzi.

COM’E’ ARTICOLATO IL PERCORSO DI MEDIAZIONE

la durata varia a seconda dei casi, solitamente non dura più di 10/12 incontri. Si tratta di un contesto strutturato e protetto, in autonomia dall’ambiente giudiziario e al di fuori dell’ambito terapeutico.

CHI E’ IL MEDIATORE FAMILIARE E CHI VI SI PUO’ RIVOLGERE

è un professionista con una formazione specifica in gestione dei conflitti e delle relazioni familiari, a cui si possono rivolgere coppie sposate e non, coppie separate o divorziate, ma anche singole persone che chiedono una consulenza su queste tematiche. Nel caso di coppie che vogliono separarsi, il mediatore al termine degli incontri redige un documento di intesa che contiene le condizioni di separazione negoziate durante il percorso di mediazione, che potrà essere presentato ai legali come base per un accordo di separazione o divorzio consensuale.

Dott.ssa Sara Laguni Andreini

Mediatrice familiare, esperta in gestione dei conflitti

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