In questa sezione vengono descritti i Servizi di Consulenza Tecnica Psicologica in ambito Forense forniti dai professionisti del Centro di Psicologia Clinica e Forense di Macerata a enti come il Tribunale o a privati, medici legali, avvocati.
Anche ciascuna delle Parti ha a sua volta il diritto di potersi tutelare attraverso il lavoro di un Consulente Tecnico di Parte, il cui ruolo è quello di assistere il proprio cliente valutando la correttezza metodologica della perizia, produrre ulteriore documentazione clinica ed elaborare delle osservazioni critiche da porgere all’attenzione del Giudice.
Il Centro di Psicologia di Macerata si avvale a tale proposito della Consulenza Tecnica Congiunta di psicologo e di un esperto di diritto del lavoro e di disagi lavorativi.
In campo penale solitamente il ruolo dello psicologo giuridico è solitamente quello di affiancare e integrare la valutazione di uno psichiatra forense sulla personalità dell’imputato, di accertarne la capacità di intendere e di volere e la pericolosità sociale. Dallo studio e dall’analisi psicologica di tutti i protagonisti del processo penale, dai soggetti lesi ai testimoni, ai giudici, derivano altri importanti ambiti di ricerca della psicologia giuridica: la Vittimologia, la Psicologia della Testimonianza e la più nota Psicologia Criminale. La separazione della coppia è un passaggio di grande difficoltà nella vita delle persone coinvolte e, quando ci sono i figli, la complessità si amplifica proprio perché questi entrano a tutto campo nel gioco dei risentimenti, delle conflittualità e dell’emotività che la separazione sovente produce. Il Centro di psicologia di Macerata ospita al suo interno lo Sportello di consulenza rivolto ai genitori separati, al fine di sostenere i genitori in merito alle difficoltà derivanti dai conflitti e dai cambiamenti relativi alla separazione. Lo scopo principale è quello di fornire loro supporto affinché, nonostante la separazione, continuino a svolgere il loro ruolo in modo competente e responsabile nella cura e nell’educazione dei figli, evitando radicalizzazioni dei conflitti e ripristinando la capacità di comunicare e cooperare. OBIETTIVI Lo Sportello prevede colloqui sia individuali che di coppia.
è un percorso di riattivazione della comunicazione interpersonale, di riorganizzazione delle relazioni e gestione dei conflitti in famiglia. Il mediatore aiuta ad affrontare periodi critici di transizione, rigenerare i processi comunicativi, vagliare le opzioni disponibili e raggiungere decisioni concrete e concordate. Cercando di creare e garantire uno spazio relazionale di confronto, il mediatore aiuta i membri familiari ad acquisire maggiore consapevolezza nell’esprimersi, capirsi ed ascoltarsi, nel rispetto di tutte le persone coinvolte, in primis dei figli. E’ un percorso scelto in autonomia, che di solito stimola un clima di collaborazione e accresce la possibilità che le soluzioni prese siano durature e non delegate a terzi. COM’E’ ARTICOLATO IL PERCORSO DI MEDIAZIONE la durata varia a seconda dei casi, solitamente non dura più di 10/12 incontri. Si tratta di un contesto strutturato e protetto, in autonomia dall’ambiente giudiziario e al di fuori dell’ambito terapeutico. CHI E’ IL MEDIATORE FAMILIARE E CHI VI SI PUO’ RIVOLGERE è un professionista con una formazione specifica in gestione dei conflitti e delle relazioni familiari, a cui si possono rivolgere coppie sposate e non, coppie separate o divorziate, ma anche singole persone che chiedono una consulenza su queste tematiche. Nel caso di coppie che vogliono separarsi, il mediatore al termine degli incontri redige un documento di intesa che contiene le condizioni di separazione negoziate durante il percorso di mediazione, che potrà essere presentato ai legali come base per un accordo di separazione o divorzio consensuale. Mediatrice familiare, esperta in gestione dei conflitti
LO PSICOLOGO GIURIDICO O FORENSE
Per quanto riguarda l’ambito penale minorile, il ruolo dello psicologo giuridico più complesso e delicato riguarda l’osservazione e la valutazione peritale nei casi di ipotesi di abuso sessuale o maltrattamenti su minori.
Lo psicologo può essere chiamato inoltre, sempre in ambito penale ma minorile, a valutare l‘idoneità psichica e l’attendibilità della testimonianza del minore, la condizione psicologica ed evolutiva, cioè il grado di maturità e la relativa imputabilità di adolescenti autori di reato. In questo ambito si inserisce lo studio psico-sociale del fenomeno della devianza, del bullismo, dei comportamenti violenti del gruppo dei pari (branco), ecc.
LO SPORTELLO DI CONSULENZA PER GENITORI SEPARATI
LA MEDIAZIONE FAMILIARE
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