L‘adolescenza è una fase della vita in cui i dubbi su se stessi, gli interrogativi sulla propria identità, l’insoddisfazione per il proprio corpo, le tensioni con i genitori possono portare a situazioni problematiche, seppur non patologiche. È caratterizzata da una molteplicità di cambiamenti su svariati fronti, che coinvolgono il giovane e spesso sconvolgono la sua famiglia. Queste trasformazioni non sono per tutti uguali ma sono legate alla storia di ognuno, alle circostanze della vita e alle numerose variabili che si intrecciano in ogni famiglia e in ogni vicenda individuale.
Uscire dall’infanzia è una necessità che oggi è sentita forse maggiormente che in passato, i giovani di oggi rispetto ai giovani delle generazioni passate, si trovano a doversi confrontare con un numero più ampio di scelte, a essere incoraggiati a prendere iniziative autonome in svariati settori della loro vita e a doversi destreggiare in contesti complessi e competitivi. Questo può essere un vantaggio quando un giovane dispone delle capacità e delle opportunità necessarie; è invece uno svantaggio nel caso contrario.
Per alcuni ragazzi trovare l’occasione di riflettere su se stessi, sull’immagine e la rappresentazione che hanno di sé e degli altri, di provare a rispondere alla domanda “Chi sono io?”, può essere sufficiente per rimettere in moto un temporaneo blocco evolutivo.
Per altri la consultazione diventa il punto di partenza di un percorso psicoterapeutico.
Certamente è difficile per un adolescente riconoscere e comunicare il proprio disagio agli adulti in generale, e a maggior ragione, chiedere autonomamente aiuto a uno psicologo. A volte è la scuola, il contesto in cui il giovane conosce e può entrare in contatto con la figura dello psicologo; tuttavia nella maggioranza dei casi sono i genitori a cogliere il disagio o a individuare i comportamenti disfunzionali in periodi particolarmente difficili nella vita dei figli, e ad indirizzarli verso uno psicologo.
Per questo, all’interno del percorso di consultazione psicologica con adolescenti sono previsti degli incontri iniziali con i genitori, che permettono la raccolta di informazioni relative alla storia familiare, e il loro punto di vista rispetto al figlio e alla problematica emersa, e l’individuazione di una modalità condivisa per avvicinare l’adolescente al clinico e mettere le basi per una relazione di fiducia.
La consultazione prosegue solitamente con incontri individuali con il giovane, e se ritenuto opportuno, può tradursi in un percorso di psicoterapia individuale maggiormente strutturato, con lo scopo di rimettere in moto il percorso di crescita e di individuazione del ragazzo.